Padre e figlio, uniti dal tartufo. Paolo e Lorenzo Topi sentono scorrere nelle vene la stessa passione verso il tubero pregiato. Da questo amore è nata nel 2018 l'azienda biologica “Sottobosco”, specializzata nella coltivazione di tartufi di alta qualità. Lorenzo ha appena superato i 28 anni ma nel viso c'è la consapevolezza di chi sente suo questo mestiere. E’ laureato in Scienze Agrarie a Bologna e ha ereditato questo amore per il tartufo da Papà Paolo che ormai da 30 anni è specializzato in questa attività: “Il nostro principale obiettivo è quello di coltivare, produrre tartufo che nasce, si sviluppa e matura nelle nostre terre. Dedichiamo attenzione giornaliera a cui abbiniamo le competenze agroalimentari che ho appreso dall’Università”.
Le tartufaie, attive da 15 anni, sono così suddivise: 15 ettari coltivati a nero pregiato, 40 ettari controllati di tartufo bianco pregiato e 15 ettari coltivati a tartufo nero scorzone. La maggior parte dell’estensione si trova ad Acqualagna, ma abbiamo anche terreni nel Montefeltro. La nostra filosofia poggia sul desiderio di far apprezzare ai nostri consumatori un prodotto eccellente, che rispecchi il sapore della nostra terra, celebre per questo prodotto. Mio padre mi ha trasmesso questo grandissimo amore che io ho affinato e cerco di trasformare e affinare. Del resto per un giovane è fondamentale avere una spalla e un modello a cui ispirarsi. L'alchimia e il legame che c'è tra noi facilita e rende più appassionante questo mestiere”.
Lorenzo sottolinea come, di per sé, l'aspetto economico non sia rilevante in questo lavoro, “ma il mistero e la voglia di trovare il tartufo fa la differenza”. Lorenzo e Paolo, una famiglia dove regna il tartufo e che vive per il tartufo.